Mani rosse, per ricordare a tuttə il sangue versato nel mar Mediterraneo e lungo le rotte seguite da migranti e richiedenti asilo per raggiungere l’Europa da decine di migliaia di uomini, donne e minori (a cui la Repubblica riconosce speciale protezione), costretti a lasciare i loro territori di origine per cercare fortunosamente sponde di vita degna ed economicamente sostenibile in Europa; questi “cercatori di pace” sono in fuga dalla fame, dalle guerre, da cambiamenti climatici e, più in generale, da crisi quasi sempre provocate dalle politiche neocolonialiste dei nostri Paesi Occidentali.

Il nostro intento è rendere visibile, come gocce in un mare, con continuità nel tempo, il profondo dissenso e il disgusto per le politiche governative di chiusura nei confronti dei migranti e dei profughi (a cui la nostra Costituzione garantisce diritto d’asilo). Politiche di chiusura condite quotidianamente da espressioni di odio e rancore razzista e xenofobo che si spande nella società come un sottile veleno sociale che inquina tutte le relazioni umane, anche quelle, fino a poco tempo fa, vive di comprensione, accoglienza e fiducia reciproca.

A questo clima di odio rispondiamo con le nostre mani rosse alzate, senza slogan, senza cartelli, come espressione di sentimenti contrari all’odio e rancore razzista e xenofobo: chiunque voglia può unirsi a noi, in ogni momento, per quanto tempo voglia.

Siamo stati presenti, da Luglio 2018, tutti i giovedì alle ore 18.30 davanti al Ministero dell’Interno (Viminale)che è la nostra Plaza de Mayo; abbiamo attraversato le varie manifestazioni antirazziste romane, svilupperemo nuove iniziative di flash mob, come opportuno, per gettare semi di umanità sul territorio romano.

Il nostro punto d’incontro è nel Piazzale del Teatro dell’Opera, angolo a Via Torino, tra le 18.00 e le 18.15 per poi iniziare la nostra sfilata con rigorosa puntualità.

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